Divisione Ereditaria e Scioglimento della Comunione
Cosa succede quando più eredi condividono un bene
Quando più eredi condividono un bene, si crea una comunione ereditaria, una situazione che può protrarsi per anni, generando incertezze, difficoltà gestionali e, in molti casi, tensioni tra gli eredi. La gestione di un bene in comproprietà, infatti, può diventare complicata, soprattutto quando gli interessi delle parti non coincidono.
Per evitare il rischio di immobilismo o di controversie che si trascinano per anni, il nostro ordinamento prevede diverse soluzioni per sciogliere la comunione ereditaria e procedere con la divisione del patrimonio in modo equo.
Cos’è la comunione ereditaria
La comunione ereditaria si forma quando due o più eredi diventano comproprietari dei beni lasciati dal defunto. In questi casi, ogni coerede possiede una quota astratta dell’eredità, senza un diritto esclusivo su uno specifico bene.
L’articolo 713 del Codice Civile stabilisce che ogni coerede può sempre domandare la divisione, salvo che il testatore abbia disposto diversamente. Tuttavia, anche quando il testatore prevede un vincolo sulla divisione, tale limitazione non può superare i cinque anni dal momento dell’apertura della successione.
Come sciogliere la comunione ereditaria
Divisione consensuale
Quando gli eredi trovano un accordo sulla suddivisione del patrimonio, possono procedere con una divisione consensuale. Questa viene formalizzata tramite un atto notarile, evitando lungaggini burocratiche e spese processuali.
È la soluzione più semplice e conveniente perché consente di mantenere il valore dei beni ed evita il rischio di aste giudiziarie, che spesso portano a una svalutazione del patrimonio.
Divisione giudiziale
Se invece non si trova un accordo, è possibile ricorrere alla divisione giudiziale. In questo caso, sarà il tribunale a stabilire la suddivisione dei beni, con una procedura che può essere lunga e complessa, ma necessaria quando gli eredi non riescono a trovare un’intesa.
Procedura per la divisione giudiziale
Redazione della domanda di divisione
La divisione ereditaria giudiziale inizia con la redazione di un atto di citazione, che deve contenere:
- I dati degli eredi coinvolti
- L’elenco e la descrizione dei beni da dividere
- La richiesta di divisione
- Eventuale perizia estimativa dei beni
Notifica della citazione agli eredi
L’atto di citazione deve essere notificato a tutti gli eredi tramite ufficiale giudiziario. Questo passaggio è fondamentale per garantire che tutte le parti coinvolte siano informate dell’avvio della procedura.
Trascrizione della domanda nei Registri Immobiliari
Uno degli aspetti più importanti della divisione ereditaria è la trascrizione della domanda giudiziale nei Registri Immobiliari, prevista dall’articolo 2646 del Codice Civile.
Questa trascrizione è cruciale per rendere pubblica l’esistenza della controversia e tutelare i diritti dei coeredi. In pratica, impedisce che uno degli eredi possa vendere o cedere il bene senza considerare l’esistenza della divisione in corso.
La procedura di trascrizione si svolge presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari e prevede:
- La redazione della nota di trascrizione, che deve essere conforme ai moduli predisposti
- La presentazione della copia autentica dell’atto di citazione o del ricorso
- La prova dell’avvenuta notifica dell’atto agli altri eredi
Costi della trascrizione della domanda giudiziale
La trascrizione della domanda giudiziale ha un costo variabile, che dipende dal valore dei beni oggetto della comunione. Indicativamente, le spese comprendono:
- Imposta fissa di trascrizione: circa €200,00
- Imposta ipotecaria: pari al 2% del valore catastale dell’immobile
- Diritti fissi di conservatoria: generalmente compresi tra €35,00 e €90,00 per ogni formalità trascritta
La trascrizione ha una durata di 20 anni e non viene cancellata automaticamente una volta concluso il giudizio. Per la cancellazione, infatti, è necessaria una specifica procedura tramite atto notarile o sentenza passata in giudicato.
Nomina del consulente tecnico e progetto di divisione
Nel corso del procedimento, il giudice può nominare un CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) per stimare i beni e proporre una suddivisione equa. Questo passaggio è fondamentale quando i beni in comunione sono immobili, poiché serve a determinare il valore reale dei cespiti e a valutare se sia possibile assegnare singoli beni a ciascun coerede o se sia necessaria la vendita.
Sentenza di divisione e trascrizione nei Registri Immobiliari
Una volta approvato il piano di divisione, il tribunale emette una sentenza che scioglie la comunione ereditaria. Questa sentenza deve poi essere trascritta nei Registri Immobiliari, rendendo definitiva la suddivisione del patrimonio.
Costi della divisione ereditaria
I costi della divisione ereditaria dipendono dal tipo di procedura adottata.
- Divisione consensuale: prevede il pagamento di onorario notarile e imposte di registro, con costi generalmente più contenuti.
- Divisione giudiziale: oltre alle spese legali e alla parcella del CTU, comporta costi di trascrizione, imposte di registro e, nei casi più complessi, anche imposte sulla vendita all’asta.
Quando il giudice stabilisce la vendita dei beni in comunione, i costi aumentano ulteriormente, poiché bisogna considerare le spese d’asta e l’eventuale deprezzamento del bene.
Conclusioni
Se possibile, raggiungere un accordo tra gli eredi è sempre la soluzione migliore, in quanto evita lungaggini burocratiche e riduce i costi. Tuttavia, quando il dialogo si interrompe e la comunione ereditaria diventa fonte di tensioni, la divisione giudiziale rappresenta l’unico strumento per sciogliere la comproprietà e garantire a ciascun erede la propria quota di eredità.
In ogni caso, la trascrizione della domanda giudiziale nei Registri Immobiliari è un passaggio essenziale per tutelare i diritti degli eredi e impedire che uno di loro possa compiere atti dispositivi sui beni comuni senza il consenso degli altri. Per questo motivo, è sempre consigliabile affidarsi a un avvocato esperto in diritto successorio per gestire la procedura nel modo più efficace e conveniente possibile.
