Affidamento Figli: Avvocato per Affidamento a Roma


Avvocato Affidamento Figli a Roma

L’affidamento dei figli è uno dei temi più delicati del diritto di famiglia, poiché incide profondamente sulla vita quotidiana dei minori e sull’equilibrio dei rapporti familiari. Quando si affronta una separazione o una crisi coniugale, rivolgersi a un avvocato per affidamento figli competente e aggiornato è essenziale per tutelare concretamente l’interesse del minore e garantire soluzioni giuridiche adeguate al caso concreto.

Lo Studio Legale Ruffinotti offre assistenza legale specializzata in affidamento figli a Roma e su tutto il territorio nazionale, affrontando ogni situazione con rigore tecnico, equilibrio e attenzione ai diritti della prole.

 

Affidamento dei figli: disciplina generale e principio di bigenitorialità

In caso di separazione, divorzio o cessazione della convivenza, l’affidamento dei figli è disciplinato secondo i principi stabiliti dal Codice Civile e dalla normativa vigente, con particolare attenzione al superiore interesse del minore. La regola generale oggi è l’affidamento condiviso, previsto dall’art. 337-ter c.c., che implica la responsabilità congiunta di entrambi i genitori nelle scelte più importanti riguardanti i figli.

Alla base della normativa si colloca il principio di bigenitorialità, che garantisce al minore il diritto a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori, anche dopo la separazione. Tale principio non implica una parità matematica nei tempi di permanenza, ma una valorizzazione della funzione educativa e affettiva di entrambi i genitori.

L’affidamento può assumere diverse forme:

  • Affidamento condiviso: entrambi i genitori conservano la responsabilità genitoriale e partecipano alle decisioni rilevanti. È la regola generale.
  • Affidamento paritario: variante dell’affidamento condiviso in cui il minore trascorre tempi di permanenza sostanzialmente equivalenti con entrambi i genitori.
  • Affidamento esclusivo: viene disposto solo in presenza di grave conflittualità, inidoneità o condotte pregiudizievoli da parte di un genitore. La responsabilità genitoriale è esercitata da un solo genitore.
  • Affidamento super esclusivo: ipotesi più rara, caratterizzata dall’esclusione completa di un genitore non solo dalla responsabilità ma anche dall’informazione e dalla consultazione nelle decisioni.

Il genitore non collocatario ha comunque diritto (e dovere) di mantenere rapporti significativi e continuativi con il figlio, secondo un calendario concordato o disposto dal Tribunale.

 

Affidamento figli nati fuori dal matrimonio

I figli nati da coppie non coniugate hanno gli stessi diritti dei figli nati all’interno del matrimonio. Il principio di uguaglianza è stato affermato anche dalla Corte Costituzionale e trova pieno riconoscimento nella prassi giurisprudenziale.

Nel caso di affidamento figli nati fuori dal matrimonio, la competenza è del Tribunale Ordinario, e non del Tribunale per i Minorenni. Anche in queste situazioni si applica la regola dell’affidamento condiviso, e il giudice può regolare:

  • il collocamento abituale del minore;
  • i tempi di permanenza presso ciascun genitore;
  • le modalità di esercizio della responsabilità genitoriale;
  • l’eventuale assegno di mantenimento.

In presenza di alta conflittualità o situazioni di disagio, il Tribunale può disporre accertamenti tramite consulenze tecniche d’ufficio (CTU) o adottare misure cautelari a tutela del minore.

 

Affidamento e mantenimento dei figli: due profili connessi

L’affidamento dei figli è strettamente legato al tema del mantenimento, ma i due profili rispondono a criteri differenti. L’affidamento riguarda le responsabilità genitoriali, il mantenimento invece l’obbligo economico di provvedere alle esigenze del figlio, in misura proporzionale alle capacità reddituali e patrimoniali di ciascun genitore.

Anche in regime di affidamento condiviso, il giudice può disporre che uno dei due genitori versi un assegno di mantenimento a favore del figlio o dell’altro genitore, se ciò è necessario per assicurare al minore un tenore di vita adeguato e una corretta ripartizione degli oneri. Questo avviene anche quando i tempi di permanenza non sono perfettamente paritari.

Il mantenimento include non solo vitto e alloggio, ma anche istruzione, attività ricreative, spese mediche e tutto ciò che attiene allo sviluppo armonico del minore.

È importante distinguere tra:

  • Spese ordinarie: comprendono tutte le spese prevedibili e ricorrenti, come vitto, abbigliamento quotidiano, spese scolastiche di base. Sono generalmente coperte dall’assegno di mantenimento.
  • Spese straordinarie: riguardano eventi eccezionali o non prevedibili (cure mediche specialistiche, attività sportive agonistiche, viaggi studio, ecc.) e richiedono solitamente un accordo preventivo tra i genitori o l’autorizzazione del giudice.

In molti Tribunali, tra cui quello di Roma, sono stati elaborati protocolli d’intesa che elencano in modo dettagliato le spese da considerarsi straordinarie, prevedendone la ripartizione percentuale tra i genitori. Il nostro studio supporta i clienti nella lettura e interpretazione di tali protocolli, nonché nella corretta gestione dei rimborsi e delle richieste documentali.

 

Quando il conflitto è elevato: consulenze tecniche, accertamenti e provvedimenti

Nei casi di conflittualità elevata, il Tribunale può disporre l’espletamento di una consulenza tecnica d’ufficio (CTU), affidata a uno psicologo o a uno psichiatra esperto in dinamiche familiari. La CTU ha lo scopo di acquisire elementi per valutare la capacità genitoriale, le condizioni relazionali, e l’interesse del minore alla luce del contesto familiare.

In questi casi, è fondamentale la presenza di un consulente tecnico di parte (CTP) scelto dall’avvocato, in grado di affiancare il genitore e tutelarne al meglio le ragioni tecniche e relazionali durante l’intero iter peritale.

Il giudice può inoltre disporre:

  • indagini dei servizi sociali;
  • audizione del minore, se capace di discernimento;
  • accertamenti patrimoniali sui genitori;
  • provvedimenti urgenti in caso di rischio per la salute o la sicurezza del minore.

 

Affidarsi a un avvocato per affidamento figli

Scegliere un avvocato affidamento figli con comprovata esperienza significa affrontare la questione con competenza, strategia e consapevolezza giuridica. La tutela dei figli, nelle separazioni o nelle crisi familiari, non può essere lasciata al caso o alla discrezionalità del momento. Serve metodo, conoscenza e capacità di dialogo con le autorità giudiziarie.

Lo Studio Legale Ruffinotti, con sede a Roma, si occupa da anni di diritto di famiglia, con particolare attenzione alle questioni relative a minori e affidamento. Ogni situazione viene analizzata con serietà, riservatezza e una visione tecnica che tiene conto della dimensione personale e del contesto relazionale, senza trascurare la necessità di proteggere i diritti dei figli e garantire stabilità e serenità.

L’obiettivo è fornire soluzioni efficaci, orientate alla realtà concreta, con un’assistenza legale solida e coerente con l’evoluzione normativa e giurisprudenziale.

 

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